Da qualche tempo è sempre più diffusa all’interno degli ambulatori dentistici l’uso della TAC CONE BEAN.
Ma esattamente di cosa parliamo? Come funziona e a cosa serve?
TAC CONE BEAN
La TAC CONE BEAN o tomografia computerizzata a fascio conico è una tecnica di imaging biomedico in cui una tomografia computerizzata viene realizzata mediante dei fasci di raggi X a forma di cono.
La TAC Cone Bean è diventata sempre più importante nella pianificazione del trattamento e nella diagnosi dell’implantologia e in particolare è indispensabile nelle tecniche di implantologia computer assistita.
Questa tecnologia viene sempre più impiegata anche in altri campi dell’odontoiatria, come ad esempio l’endodonzia e l’ortodonzia.
Come funziona una TAC Cone Bean?
Le attuali Tac Cone Bean permettono di effettuare l’esame con il paziente in piedi.
Mediamente l’esame dura dai 12 ai 20 secondi e non è in alcun modo doloroso.
La sorgente dei raggi X e il rilevatore, situati l’uno di fronte all’altro su un arco a C ruoteranno all’unisono in un rapido movimento a 360° attorno alla testa del paziente, acquisendo immagini multiple da diverse angolazioni.
Con una sola rotazione è infatti possibile scattare fino a 600 immagini ad alta risoluzione.
Queste immagini saranno poi assemblate digitalmente in un modello 3D dando un’immagine estremamente dettagliata della fisiologia del paziente.
Preparazione del paziente
Non è necessaria alcuna preparazione, ma prima dell’inizio della tac dentale è richiesta la rimozione di qualsiasi cosa possa interferire con l’esame, come piercing sulla lingua o sul labbro, protesi dentali mobili, occhiali, orecchini, apparecchi acustici, parrucche e collane.
A scopo puramente cautelativo il paziente può essere invitato ad indossare un corpetto e/o un collare radioprotettivo.
Dato che l’esame utilizza raggi X, le donne incinte devono informare il dentista della propria condizione.
Vantaggi dell’uso di una TAC Cone Bean
L’utilizzo di una Tac Cone Bean presenta numerosi vantaggi, il principale dei quali è dato dal fatto che in questo modo vengono offerte immagini tridimensionali più dettagliate.
Ad esempio, il dentista può avere la necessità di valutare con maggior accuratezza le relazioni tra i denti inclusi e le strutture anatomiche vascolari e nervose, specialmente in caso di estrazione di denti del giudizio inclusi.
Oppure, nel caso siano programmati degli interventi di implantologia, la Tac Cone Bean aiuterà il dentista a capire la quantità di osso a disposizione per l’impianto e l’eventuale necessità di ricorrere a un innesto osseo.
Inoltre una TAC digitale Cone Bean consente lo studio e la diagnosi di patologie quali la sinusite mascellare.
Potremmo così riassumerne i vantaggi:
- Migliore qualità dell’immagine;
- Immagini da più angolazioni, che potranno essere manipolate digitalmente, permettendo una valutazione più completa;
- Analisi indolore e non invasiva;
- Immagini dei tessuti molli e delle ossa allo stesso tempo;
- Nessuna radiazione residua nel corpo del paziente;
TAC Cone Bean studio dentistico Verona
Come abbiamo quindi compreso un esame con una TAC CONE BEAN, è estremamente semplice e in linea generale senza controindicazioni.
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